Lo abbiamo già scritto, ma fa bene ripeterlo. Nel messale l'in-vito sapienziale «In alto i nostri Cuori» e la risposta canonica «Sono rivolti al Signore» costi-tuiscono un motivo di commo-zione per chiunque sia in grado di sentire e di comprendere il senso del Sacro: abbiamo a che fare con un atto tradizionale di natura essenzialmente neoplatonica teso a spiegare le ali dell'Anima col pensiero dell'Origine. Ma nelle iconografie sapienziali medievali e umanistiche i cuori sono rivolti a Lei: alla Dea, alla Diva: a Lei che può essere la Conoscenza, la Fede, la Sapienza, l'Amore, la Bellezza, ma che è, e resta, sempre e comunque Lei: la Donna. Non ci importa cosa celebre-ranno le tante false istituzioni in vena perenne di demagogia al-l'insegna di uno sterile, stoma-chevole politically correct: per il CLSD il 2013 sarà L'ANNO DELLA DONNA. Di solito quando ci mettiamo lo zampino noi si lascia il segno. Dal 2013 in poi il calendario del CLSD sarà dunque sancito da un tema a cui sarà rivolta l'attenzione particolare dell'attività della Dan-tesca Compagnia del Veltro®, per il tramite delle sue Cene Filoso-fiche®.

Cosa impone la scelta della Don-na? Lo impone soprattutto il bi-centenario wagneriano (di cui si parla a parte), ma anche quello verdiano non è affatto da trascu-rare in proposito: di Verdi pro-porremo senz‟altro un‟esegesi più attenta di quella, frivola, da sempre avanzata per la notissima aria “La donna è mobile” del Rigoletto: perché quella non è la parola di un illuminato, ma quella di un (falso) nobile libertino. In pratica, la critica è incorsa nello stesso tremendo errore del dare credito alla celebre “orazion pic-ciola” di Ulisse in Inf XXVI. Si veda per la soluzione la Stazione V della Via Dantis®…

Bollettino n° 79 - on-line
del CENTRO LUNIGIANESE DI STUDI DANTESCHI
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