Negli anni '60 , '70, '80 era bello godere delle partite di calcio. Un divenire eclettico che ti faceva vivere lo sport in maniera tangibile, fruibile. Era, il campo sportivo, un luogo d'incontro domenicale tra amici, dove il tempo passava sereno e batteva forte il cuore.
All'epoca seguivo la squadra locale, ero tifoso juventino, ammiravo la Nazionale.
Il lunedì mattina, il primo giornale sportivo era a nostra disposizione per ghermire i risultati di tutte le squadre avversarie. E i giocatori erano mal pagati, lavoravano extra... ma il loro era un gioco, un gioco collettivo, dove era permesso solo gareggiare... onestamente.
Ancora oggi, per le strade della mia città, vedo quei meravigiosi giocatori, che ancora lavorano per portare il pane onesto alle loro famiglie.
Poi , quell'anno, era il 29 maggio 1985, la svolta.
Tutto si è capovolto e lo sport d'eccellenza, il calcio di una volta, si è trasformato in una bestia umana, che ancora oggi vive e stritola tutto sul suo cammino.
La strage dell'Eysel, con 39 morti, ha cambiato il mio rapporto con la televisione, con lo sport, con la vita.
Non sono più tifoso, non vedo più la televisione (poca, quasi niente).
Ogni qualvolta sento cose strane e vedo attaccabrighe, devio. Per un'altra strada. Alla ricerca di tranquillità.
Per me ogni giorno è diverso, importante, c'è qualcosa da scoprire.
Nel calcio... tutto il resto è noia... morti....false scommesse, partite truccate, solo e solamente business, milioni di euro di debiti, stipendi da capogiro, ecc....
E io devio, verso le strade della felicità....
Giustissimo! Come al solito però la Chiesa (tu dici che c'entra?) si astiene dall'intervenire dove c'è il malaffare, una sua parola potrebbe servire a raddrizzare molte coscienze storte tra le quali ci sono anche molti calciatori!
Non sono mai stata una tifosa, sinceramente non capisco tutte quelle manifestazioni di gioia, che neanche i bambini utilizzano più. E sono inorridita da quei personaggi -veri teppisti e delinquenti- che si atteggiano a tifosi. Ricordo quella tragedia, vero simbolo della stupidità umana. Grazie del tag. I tuoi post sono sempre interessanti!
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